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Palazzo
Busto Garolfo, alla fine del 1500 era già un centro di residenza della nobiltà di ceto mercantile dotata di buona cultura alla quale si deve la costruzione delle grandi ville nobiliari che ancora oggi caratterizzano il centro storico del paese.
Nel il 1631 Pietro Antonio Rescalli comprò una casa da nobile in Busto Garolfo che cento anni dopo, nella metà del 1700, fu in parte demolita per costruire l’attuale palazzo che si presenta con schema ad U rivolto verso la piazza centrale del paese a cui si collega scenograficamente con un viale che forma un cannocchiale visivo che attraversa il grandioso portale della corte nobile, il palazzo e prosegue nel parco monumentale. Il portale della corte nobile è diventato il marchio dello Spazio Seicento, un simbolo per dare un caloroso benvenuto a chi vuole entrare.
Annesse alla villa ci sono le corti delle Carrozze, del Torchio e la Cascina Torchio Antico. Qui erano ubicate le attività agricole necessarie a gestire i poderi dei proprietari, le scuderie, i fienili, il granaio, i magazzini, gli alloggi del personale, dei contadini e la Cappella Gentilizia dedicata alla Beata Vergine.
Degni di menzione sono il torchio gigante del 1792 con la trave di pressione lunga 14 metri tagliata da un gigantesco rovere con circonferenza di 5 metri e le vasche di pressione per la raccolta del mosto d’uva, in granito di Monforfano. Il torchio resta una testimonianza della vita agricola che si svolgeva nei secoli passati.
Il parco progettato da Luigi Canonica e Luigi Villoresi può essere considerato tra i più interessanti dell'area Milanese, nato come giardino all'italiana nella prima metà del Settecento, subì una trasformazione nel 1837 quando un nuovo giardino all’inglese fu impostato sopra quello settecentesco all’italiana.
il presente:
A partire dal 2010 inizia un complesso lavoro di restauro del palazzo con la supervisione della Soprintendenza per offrire un nuovo spazio riservato dal sapore antico, immerso nel verde e a due passi da Milano, Malpensa ed Expo.
Gli ambienti di SPAZIO SEICENTO hanno caratteristiche uniche e si prestano ad essere un contenitore ideale per:
battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, anniversari;
compleanni, lauree e feste private;
eventi istituzionali, cene aziendali, lancio e presentazione di prodotti, convegni, corsi, seminari e team building;
eventi culturali, artistici, set per film e foto, concerti, temporary shop, galleria d'arte e mostre mercato, conferenze stampa, catering.
Una parte dello spazio diventerà sede della Fondazione d’arte dedicata al Pittore Dario Mellone (www.fondazionedariomellone.it), che si occupa di conservare e pubblicizzare l'opera dell'artista. Alcuni locali ospiteranno l'archivio delle sue opere e due spazi espositivi: uno permanente ed uno per l’allestimento di mostre temporanee: anche l’arte trova il suo “spazio”.